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Benitez: «Palermo tappa difficile, Rafael ha bisogno di fiducia. Adesso mi sto divertendo»

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Il tecnico azzurro Rafa Benitez parla in conferenza stampa in vista del match col Palermo di domani sera.

PASSO DOPO PASSO. «Bisogna fare una partita alla volta, abbiamo la possibilità di fare bene e ci proviamo, se poi faremo il record delle vittorie consecutive sarò contento, ma adesso penso solo al Palermo perché abbiamo visto cosa sa fare e che sappiamo ha degli attaccanti molto forti».

TOUR DE FORCE. «Io credo che chiunque giocherà comunque farà benissimo. Posso dire che al 100% Mertens non giocherà domani (ride, ndr) ma per il resto so che chiunque andrà in campo farà il meglio. Higuain? Non è detto che giochi... (ride, ndr)

FIDUCIA. «Abbiamo parlato già tante volte del match col Chievo quando abbiamo fatto 33 tiri e poi abbiamo perso. Ci sono certi momenti e situazioni che minano la fiducia della squadra. A Doha invece la squadra ha rinforzato la sua fiducia e vincere, come stiamo facendo, ha lo stesso effetto».

TURNOVER. «Noi abbiamo un vantaggio, per me è stato sempre così, e cioè quello di avere uno staff che monitora continuamente i giocatori, in modo da poter arrivare "alla spiaggia senza morire". E' importante poter contare su tutti e sulla voglia di tutti, così si può competere ad alto livello in tutte le manifestazioni».

ATTACCO O DIFESA. «Tra segnare di più o subire di meno? ... anche questa domanda è come scegliere tra papà e mammà. Però posso dire che è più facile migliorare la fase difensiva, perché è più semplice tirare via la palla fuori dall'area propria che mirare in una porta piccola per fare gol. Però dobbiamo crescere in tutte e due le cose perché rispetto all'anno scorso, facciamo meno reti e ne subiamo qualcuna in più».

RUOLI. «Gabbiadini può fare bene anche nel ruolo di Hamsik, così come De Guzman può fare bene il ruolo di Hamsik. Vedremo. La nostra fortuna è avere tante alternative».

DYBALA. «Non ne parlo perché mi sembra poco corretto».

MIGLIORARSI. «Il Napoli sta crescendo perché dopo tanto tempo si migliora. Si vede credo. Al di là di questo i risultati ti danno molta fiducia, e anche la competizione fa bene perché se chiedo a un giocatore uno scatto è più facile che lo faccia se sa che c'è qualcun'altro al posto suo che può farlo».

PALERMO. «Contro di loro sarà una partita difficile perché sappiamo che hanno una coppia d'attacco forte, però sappiamo anche l'intensità della squadra soprattutto quando gioca in casa».

SECONDO POSTO. «Non sono d'accordo sul considerare che sia blindato il terzo posto. Con tre punti ogni partita cambia tutto ogni due settimane. se pensiamo alla Roma? Sì, guardiamo sempre avanti... Ma dobbiamo pensare al Palermo, per vincere dovremo dimostrare la solita concentrazione che abbiamo visto in altre partite».

PARMA. «E' un peccato, anche contro il Chievo è stato sfortunato e i giocatori stanno dimostrando grande professionalità malgrado tutto. Mi aspetto che sarà così fino alla fine».

FASE DIFENSIVA. «Tutti devono dare il proprio contributo alla fase di non possesso, anche gli attaccanti. Dobbiamo migliorare l'intensità, concentrazione e attenzione. Spesso si tratta di errori evitabili».

RAFAEL. «Noi prendiamo la decisione migliore per ogni singola gara e ci fidiamo di ogni elemento, se qualcuno non è al 100% dal punto di vista mentale viene aiutato. Il ruolo del portiere è molto particolare, Rafael è forte e come tutti i portieri deve sentire la fiducia. Non si può cambiare sempre, se l'attaccante o un difensore fa un errore è più semplice rimediare, mentre per il portiere è più difficile. Rafael ha dimostrato di essere un buon portiere così come Andujar. Decideremo tra i due. Per me non cambia tanto».

DIVERTIMENTO. «Se mi sto divertendo a Napoli? Quando una squadra cresce e i calciatori crescono, e se la squadra gioca bene e vince ci si diverte di più. L'allenatore in questo caso è più contento. Vedo che il lavoro sta pagando, a me piace questa situazione».

CENTROCAMPISTI. «David Lopez e Gargano sono diversi da Inler e Jorginho, ma ciò non vuol dire che qualcuno è migliore di un altro, ma solo che in certe circostanze l'uno è più utile rispetto ad un altro».

DE GUZMAN. «Quando è arrivato si pensava che potesse giocare accanto a Gargano o David Lopez, ma non aveva la condizione fisica giusta per farlo. Ora sta bene e può fare tutto ed è intelligente. Perciò potrebbe giocare anche nei due in mezzo al campo, però adesso però dobbiamo sfruttarlo davanti».


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