Al di là dell'aspetto sportivo che lo pone sul banco degli imputati, c'è quello umano che fa un o' dispiacere a tutti. Perché Rafael, come sottolinea il Mattino, è il primo ad essere consapevole di essere l'imputato numero uno del ko di ieri. Era distrutto, a fine gara, il brasiliano. Al termine del match è restato a lungo da solo in un angolino dello spogliatoio, e a nulla sono serviti gli incoraggiamenti dei compagni. «Ma nessuno lo fa con convinzione vera - sottolinea il quotidiano - Jorginho, il suo inseparabile amico, si siede al suo fianco, lo abbraccia. Gli sussurra qualcosa avvicinando le labbra all'orecchio, in maniera tale che nessuno possa ascoltarlo. Ma Rafael non riesce a darsi pace, a perdonarsi l'errore, la papera piuÌ€ incredibile di una stagione in cui ogni pallone calciato verso di lui si eÌ€ trasformato in un ufo. Finisce la partita e questa volta non allarga neppure le braccia al cielo nero sopra la Favorita. Non prega, Rafael. Ha fretta di lasciare il campo».