Avrebbe potuto giocare la partita di stasera al contrario. Non con la maglia azzurra ma con quella neroverde. «Il Sassuolo era certo d'averlo preso - scrive Francesco Modugno sul CorSport - C'erano state le strette di mano. E pure i contratti erano pronti. Poi spuntò il Napoli. Che ne colse il potenziale e si convinse ancor più con le relazioni di Mauricio Pellegrino, allenatore di Zapata all'Estudiantes e già vice di Benitez ai tempi dell'Inter. Zapata diciotto mesi dopo è la versione 2.0 di quel che era. Basettoni, occhialini da intellettuale e faccia da buono. Sotto porta è però cattivissimo. Gioca e segna. Ha numeri che non ha nessuno. Un gol in campionato ogni 78' . Tre volte titolare e tre reti contro Palermo, Empoli e Parma. Quattro con quello alla Samp».