Manolo Gabbiadini ha parlato in diretta su RadioKissKiss.
NAZIONALE. «Indossare la maglia della Nazionale è sempre bello e poi confrontarsi con giocatori di alto livello è sempre bello. Ho provato a sfruttare al meglio questa chance facendo anche gol, ci sono andato vicino ma è andata male ho avuto un po' di sfortuna».
INSIGNE. «Il ritorno di Lorenzo sarà per noi è un'arma in più perché sappiamo le sue qualità quali sono è inutile chele dica io. Sarà prezioso per un finale di stagione che sarà durissimo».
ROMA-NAPOLI. «A questo punto del campionato ogni partita diventa fondamentale e bisogna sempre cercare di portare a casa i tre punti, senza pressioni e senza pensare che sia l'ultima partita. Dobbiamo giocare sereni come sappiamo».
APPROCCIO. «I miei primi 90 giorni sono stati buoni. Mi sono ambientato bene, ho trovato i miei spazi, ho fatto anche qualche gol per cui è andata bene».
ACCOGLIENZA. «L'accoglienza avuta a Capodichino non me l'aspettavo, ma l'ho provata sulla mia pelle e posso dire che è difficile raccontarla, bisogna solo viverla per capire bene cosa significa. La città non la vivo troppo, ho visto il centro e poche altre cose, so che è una città favolosa ma spesso io la sera sto a casa, mi vedo la tv o qualche film».
TOUR DE FORCE. «Sarà il mese più importante questo, perché se facciamo bene adesso poi potremo cogliere i frutti il mese prossimo. Dobbiamo solo lavorare»
BENITEZ. «Sono qui da poco ma ho capito come lavora, sono entrato nei suoi schemi e nei suoi allenamenti. Lui è bravissimo».
HIGUAIN. «Intesa buona con lui? Be' parliamo di un campione che sa adattarsi subito con chiunque si trova accanto. Comunque mi trovo benissimo anche con gli altri compagni, sono tutti degli ottimi compagni ma soprattutto dei bravi ragazzi e questo semplifica tutto».
ROMA. «Di sicuro non ci andiamo per pareggiare o perdere. Vogliamo vincere. Esattamente come in tutte le altre... ma anche come facciamo nelle partitelle. Però è una partita che vale 3 punti e non sarà quella decisiva perché poi ce ne saranno altre quindi non dobbiamo esasperarla troppo».
COPPA ITALIA. «Abbiamo la semifinale da giocare in casa, vogliamo arrivare fino in fondo e vogliamo vincere. Lo stesso vale per l'Europa League, dove incontreremo una grande squadra ma sappiamo di esserlo pure noi. Ce la giochiamo come sempre in tutte le competizioni. Rispettiamo tutti ma non abbiamo paura di nessuno».
TITOLARE. «Questa è una scelta che dipende dal mister, ma sappiamo che con tante partite che ci sono da giocare in un mese ci vuole per forza una rotazione, noi ascoltiamo il mister e lui sa chi mandare in campo. A noi spetta invece farci trovare sempre pronti nel momento in cui ci chiama in causa».
MANOLO E MANOLAS. «...vediamo sabato chi vince tra me e lui, facciamo parlare il campo...»