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Benitez: «A Roma per vincere. Insigne dall'inizio? Difficile. Callejon deve solo sbloccarsi»

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Rafa Benitez parla in conferenza stampa alle vigilia del match con la Roma.

IMPORTANZA. «E' una partita importante ma mancano tante partite e tanti punti per cui dobbiamo fare bene in questi due mesi. sicuramente la sfida di domani è importantissima per avvicinarsi al secondo e terzo posto. L'ho detto anche ai giocatori, vincere significherebbe darci una spinta ma ripeto che mancano diverse partite e noi abbiamo la fortuna di essere in corsa su tre fronti».

FUTURO. «Ne abbiamo parlato tanto, in queste settimane vedrò col presidente e vedremo, non tornerà pi sull'argomento. Posso dire che chiaramente non c'è ancora nulla di deciso, dobbiamo ragionare con De Laurentiis».

HIGUAIN e INSIGNE. «E' ok, ho parlato con lui e sta bene come il resto della squadra. Mi ha sorpreso molto Insigne. Dal punto di vista fisico sta bene, ma una partita non è come un allenamento. Vedremo se metterlo dal primo minuto».

MATURITA'. «Spero di rivedere il Napoli dell'andata, ma anche quello che abbiamo visto altre volte, come ad esempio contro l'Inter. Non voglio vedere quello visto invece con Torino o Verona, dove si è visto che a questa squadra manca un po' di maturità. Ma se noi siamo concentrati come abbiamo fatto tante volte, allora la squadra è capace di fare grandi cose».

CALCOLI. «Non ha senso farli perché abbiamo tanti scontri diretti e quelli possono cambiare tutto. Dobbiamo solo lavorare e cercare di fare sempre buone prestazioni».

CHAMPIONS E PROGETTO. «Siamo su tre fronti, se centrare o meno la Champions cambierà gli scenari? Non è solo questo ma anche questo, devo parlare col presidente e ragionare su quello che è sempre il bene del Napoli».

RISORSE. «Sono tutti consapevoli dell'importanza che ognuno faccia la propria parte. Chi gioca meno lavora con l'idea chiara che deve dare una mano, per cui le mie scelte sono sempre più difficile ma è un bene per gestire le tre competizioni».

PRESSIONE. «Alla squadra ho detto di stare tranquilla perché è la cosa migliore per fare buone prestazioni. Se domani va bene è ottimo per noi, se non va bene bisogna dare il massimo e stare calmi ed equilibrati fino alla fine perché può succedere di tutto di qui a due mesi. Pareggio? No, io vado a Roma per vincere ma so che loro sono forti».

CALLEJON. «Fare gol dipende da tante cose, talvolta vivi periodi in cui la palla non entra di poco, come sta succedendo a lui. Però la prestazione c'è. Callejon è il giocatore che corre di più e scatta di più. Dico un dato di una delle ultime partite: Higuain ha fatto 20 scatti, Callejon invece 31. Corre e si sacrifica, e questo è bene».

ROMA INCEROTTATA. «L'assenza di Totti è un problema per Garcia e non per noi, ma possono sostituirlo con altri giocatori di livello e qualità. E Garcia è un ottimo allenatore, per cui non sarà facile andare a Roma e vincere. Ma è il nostro obiettivo»

INCERTEZZA SUL FUTURO. «Se c'è la mentalità di vincere non conta se un allenatore è in scadenza o no, la squadra può fare bene lo stesso. Io ho vinto l'Europa League e tutti i giocatori già sapevano che me ne sarei andato, e siamo arrivati terzi in campionato. Per cui conta poco, quello che conta è se si riesce a trasmettere la mentalità vincente alla squadra».

STORIA. «L'obiettivo mio è lasciare il Napoli 25 anni a questi livelli, che ti permette magari qualche volta di vincere questo e qualche volta di vincere quello. L'anno scorso abbiamo fato bene, quest'anno abbiamo vinto un altro trofeo e siamo noi i primi a volere di più, ma sentire che se non arriviamo in Champions è un fallimento mi sembra esagerato. Siamo in corsa su tre fronti a inizio aprile, possiamo centrare tutti gli obiettivi per cui per me il bilancio è estremamente positivo».

ALLENATORI. «Seguivo Arrigo Sacchi, stimo molto Pep Guardiola. Conte è un buon allenatore, così come Rudi Garcia e Allegri. Mi piace molto Sarri, ma una cosa è allenare una squadra da metà classifica e una cosa è gestire un gruppo da vertice».

UOVO DI PASQUA. «Che regalo vorrei trovare nell'uovo? Punti, me ne bastano tre».





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