Scatta il ritiro punitivo in casa Napoli. Aurelio De Laurentiis è furioso e decide di mandare tutta la squadra in ritiro punitivo. «E' stata una mia scelta quella di mandare la squadra in ritiro. C'è poca concentrazione. Io sono padre ed ho dei figli ed anche io lo sono stato ed a 25 anni mi sono divertito, ma so che per raggiungere certi risultati bisogna basarsi sulla disciplina, tanto che mia moglie mi dice sempre che non sono napoletano io, ma lei che è svizzera. Abbiamo un impegno con i tifosi azzurri che fanno bene ad essere scontenti, da oggi fino alla fine del campionato, se non si cambia rotta e non si è capaci di onorare la maglia che si veste, si va in ritiro. Mi auguro che tutto ciò serva come una svolta nell'orgoglio. Abbiamo fatto delle partite di uno squallore non da Napoli. Da oggi si cambia registro, bisogna fare un allenamento di testa, rispetto per i tifosi e per la società e allenatore, e per loro stessi».
In questo modo di fatto certifica la definitiva rottura con Benitez, che solo mezz'ora fa aveva parlato di sfortuna e di tante palle gol sprecate. Evidentemente il presidente non se l'è bevuta.