Sono sicuri che il principale destinatario dello sfogo di De Laurentiis fosse proprio il Pipita. Così sostengono i colleghi de Il Mattino. «Al presidente avrebbero raccontato dei suoi presunti rientri a casa la sera tardi. Ovvio, solo indizi, voci, sussurri. Nulla di certo. Non c'è alcun paparazzo che ha mai scovato il Pipita in discoteca o altrove, sia chiaro. Ma certe cose i presidenti le sanno e le vengono a sapere. Qualche voce di troppo sarebbe circolata sulla vita in giro per Napoli del Pipita che peraltro ha scelto di andare a vivere in un parco del Vomero con tanti vicini di casa curiosi, spesso con la tapparella alzata per vedere i movimenti del loro famoso dirimpettaio, gli orari di uscita e di rientro, le compagnie, le feste organizzate e così via».
I colleghi sostengono peraltro l'ipotesi che anche dopo il ko di San Siro col Milan il presidente scelse il ritiro punitivo (non attuato) proprio per rovinare i piani di alcuni giocatori che avevano pensato di trascorrere la notte e il lunedì a Milano. Viene anche ricordato come non è la prima volta che il patron invita i suoi ad atteggiamenti più consoni: nel 2009 prese di mira Lavezzi, Zalayeta e il clan dei sudamericani sotto accusa per delle bravate notturne.
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