Nicolas Higuain, fratello nonché agente di Gonzalo, è stato intervistato su Radio CRC: «L'ultimo giorno in cui ho parlato con De Laurentiis è stato alla cena di fine campionato, prima delle vacanze. Io poi dal 4 maggio sono andato a Buenos Aires e ci sono stato un mese. Il brutto episodio dopo la sfida con la Lazio? I tifosi si sono scaldati molto, e un piccolo gruppo ha rotto il vetro della macchina di Andujar, mentre quella dove viaggiavamo noi ha subito solo qualche pugno. Ma questo episodio non ha alcuna incidenza su quello che pensa Higuain riguardo Napoli».
CLAUSOLA. «Ne parla solo De Laurentiis, lo ripete dalla fine del campionato. Pare quasi che sia lui a volerlo vendere dicendo il pezzo, forse per alzare il prezzo. Comunque la clausola esiste: 90 milioni più un'imposta. Io parlo spesso con altre squadra, ma parlo con tutti per una questione di cortesia e di rapporti, non per altro».
PROGETTO. «Quando ha scelto Napoli, Gonzalo aveva l'aspettativa di sposare un progetto vincente. Aspettiamo di vedere chi verrà acquistato per puntare alla Champions. Il progetto lo fa De Laurentiis, noi aspettiamo ma intanto nessuno mi ha chiamato per acquistare Gonzalo. Nel calcio può succedere di tutto: può arrivare una squadra con un progetto diverso, come può non farsi vivo nessuno. A Napoli è tranquillo, sa che la gente lo ama ma anche che per andare in Champions bisogna comprare giocatori importanti. Allan? Ha disputato una buona stagione nell'Udinese, ha qualità e può essere un colpo in prospettiva».
FUTURO. «Ad oggi resta al 100% perchè non abbiamo offerte ufficiali, almeno per quanto ne so io. Gonzalo non arriverà a Dimaro, ma si recherà direttamene a Napoli dopo il ritiro».
L'APPELLO. «Gonzalo continuerà a tirare i rigori perché ha due 'palle' così. Ha la testa dura, lavorerà per migliorare, questo sì. Lui però non si nasconde mai, neanche in finale di Copa America. Gli errori fanno parte dello sport come della vita. I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. Gonzalo è uno dei centravanti più forti al mondo e Napoli lo deve proteggere, perché come fratello sto male per lui quando lo vedo lavorare tutti i giorni e fare sacrifici, per poi essere criticato per una giocata sbagliata. Come contro la Lazio: si parla del rigore ma non dei due gol che ha fatto prima... Andrebbe sostenuto».