Il difensore Elseid Hysaj ha concesso delle interviste ad alcuni quotidiani nazionali. Ecco un estratto. «Mio padre arrivò in Italia a bordo di gommone... Per lui fu dura io ero un bambino. Ero a il 1996, era partito per l'Italia su un gommone. Chi arriva qui sui barconi lo fa per fame. La stessa che avevamo noi negli anni' 90. Papà ha fatto per tre volte quella traversata dall'Albania, per due volte è tornato indietro perché sentiva la mancanza della famiglia e della sua terra. Poi ha iniziato a fare il muratore ma dopo pochi anni ha aperto una piccola ditta di costruzioni».
SARRI. «Di lui so tutto, e so che ci martellerà, con l'affetto che lo caratterizza. Ci spiegherà nei dettagli ciò che dovremo fare, come dovremmo farlo. Lui è un maestro, è un grande, al quale devo tanto. Ed ha una voglia dentro... Deve ancora dimostrare quanto sia bravo. Quest'anno avrà la possibilità di far vedere tutto il suo valore. Differenze con il Sarri di Empoli? Lo vedo carico a mille, con una bella squadra in mano e giocatori fortissimi».
HYSAJ. «Sono uno che pensa prima a difendere, e che dà il massimo ogni volta che va in campo. Mi piace giocare a destra, perché calcio con il destro e i miei idoli sono Zanetti, Tare e Cana. Questi ultimi due hanno aperto la strada all'Albania».
IMPATTO. «I ragazzi mi hanno accolto come se negli ultimi 4 anni e mezzo avessi giocato qui e non a Empoli. Pensavo che Higuain e Hamsik facessero i fenomeni con me, invece mi hanno accolto con semplicità e affetto».
PICCIOLI (il procuratore). «E' altro e molto di più: è un amico, colui il quale ha creduto in me ad occhi chiusi, gli è bastato sapere da mio padre che avevo delle qualità, si è fidato e poi mi ha guidato».
OBIETTIVO. «A Napoli voglio arrivare alla Champions, ho scelto Napoli per poter vincere tanti titoli».
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