Sarri si presenta in conferenza stampa dopo il match contro l'Inter. «Quello che è accaduto sono episodi da campo, mi hanno insegnato che quando l'arbitro fischia al fine, ci si dà la mano e finisce tutto là. Sotto stress può succedere di tutto, ma ho chiesto scusa e doveva finire lì. Si sta tirando fuori l'omofobia e altre cose non belle, ma quella parola è stata la prima che mi è balzata in mente e l'ho detta, la prossima volta gli dirò "democristiano". Poi ho amici omosessuali quindi figuriamoci...»
LA PARTITA. «La sconfitta è colpa mia. Ho provato a gestirla, centellinando i minuti dei giocatori, ma poi capita l'imprevisto e ti fa saltare tutto. Anche l'assenza di Chalobah ha influito. Ci tenevamo. L'unica cosa positiva è che avremo due settimane per poterci allenare e due impegni in meno».
IL RIGORE. «Puoi darlo o non darlo, ma da qui a dare il secondo giallo...»
RISPOSTE. «La squadra ha mantenuto la sua identità anche con i cambi, e questa è una cosa che mi fa piacere. Mi aspetto che domenica la squadra si scrolli di dosso senza ripercussioni il ko».
SCELTE. «Ero dubbioso se mettere El Kaddouri da interno al fianco di Hamsik, ma avendo uno come Valdifiori mi sembrava più giusta una soluzione con Allan e David Lopez»
SQUALIFICA. «La mia è un'offesa come tutte le altre, mi aspetto una squalifica normale, non lunga. Mancini mi ha detto che sono un vecchio cazzone... allora mi aspetto venga squalificato anche lui».
ALTRE SCUSE. «Le frasi non le ricordo, comunque ho chiesto scusa a tutti gli omosessuali, peraltro non posso essere tacciato di omofobia avendo amici omosessuali».
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