Giampiero Galeazzi, colui che venne inviato dalla RAI al San Paolo il giorno del primo scudetto, racconta ai microfoni della Gazzetta dello Sport alcuni episodi legati a quel giorno: «Diego era ed è un uomo di spettacolo, un personaggio universale. Il pomeriggio della festa del primo scudetto mi rubò il microfono e cominciò a intervistare i compagni. Io ebbi la freddezza di defilarmi e lasciargli il mio ruolo. Vennero fuori 16 minuti storici, che ancora impazzano su internet. Tito Stagno, allora responsabile della
Domenica Sportiva, mi disse che avevo a disposizione un servizio da 7-8 minuti. Ne confezionai uno da 16. Tito era furioso: “Spero che tu possa morire nel golfo di Napoliâ€, urlava al telefono, ma il servizio non lo tagliò, per cui...».
La sera tutti a cena. «Da Ciro a Mergellina, un classico. Lì Diego aveva una sala riservata. Quando andava in onda il mio pezzo alla Ds, lui correva al mio tavolo: “Galeazzi, ma che c.... hai detto?â€, urlava ridendo. Altro calcio, altri rapporti. Era tutto più umano, meno surgelato».
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