Il ricorso per Higuain: la parola "vergognoso"
Il Napoli vuole anzitutto smontare il peso della parola "vergognoso". Non si tratta, secondo il club azzurro, di un'ingiuria bensì di una critica. Questa è la tesi difensiva che verrà sostenuta da Grassani, contro il termine che è stato refertato dal signor Irrati.
Le immagini scagionano Higuain
In realtà la situazione è molto differente, perché è l'arbitro Irrati a procedere verso il bomber azzurro, e lui stesso negli ultimi giorni (lo ha riferito l'ex arbitro Graziano Cesari lunedì a TikiTaka) avrebbe ammesso di aver compiuto un "gesto sconveniente".
Ammissibilità delle immagini televisive
Nel caso in cui - come sembra - non verranno accettate le immagini televisive come strumento di difesa, il Napoli produrrà una sequenza di fotogrammi, in pratica per ottenere lo stesso effetto di successione degli eventi.
Il summit di ieri a Castelvolturno
Subito dopo la presentazione del ritiro a Dimaro, ieri il presidente De Laurentiis, l'ad Chiavelli e l’avvocato Grassani si sono intrattenuti, probabilmente per mettere a punto gli ultimi dettagli e decidere sulla partecipazione di Higuain e del presidente azzurro all’udienza, cosa che non è ancora sicura, come lo stesso De Laurentiis ha ammesso ieri. Una decisione in tal senso sarà presa oggi.
L'ultimo appello contro la squalifica di Higuain
Il Napoli, ad ogni modo, è deciso a non arrendersi neppure in caso di esito negativo riguardo al ricorso di domani. Se il verdetto non dovesse essere positivo, infatti, il Napoli pare intenzionato a procedere anche davanti all’Alta Corte del Coni con una procedura d'urgenza. Ipotesi che avrebbe senso, dati i tempi, solo nel caso in cui fossero confermate le 4 giornate di squalifica.
Se invece la riduzione fosse a 3 giornate, quest'ultimo ricorso sarebbe tempisticamente inutile, visto che il Napoli giocherà martedì sera con l'Atalanta e non ci sarebbe il tempo per mandare Higuain in campo.