L'intervista di Sarri dopo Torino-Napoli
«Abbiamo fatto un passo importante ma c'è ancora una partita da giocare - dice Sarri dopo la sfida con il Toro - Dobbiamo rimanere con la testa sul campionato. Spero in un San Paolo pieno che ci dia una mano per fare un'impresa, poiché la Champions qui c'è stata tre volte in 100 anni».
Nessun freno psicologico
«La sconfitta di Roma poteva condizionare il giudizio solo di chi è superficiale, ma non il nostro perché sapevamo che pure lì abbiamo aver fatto una grande partita. Stasera un po' di timore c'è stato solo inizialmente, poi la squadra non ha rischiato mai più di tanto».
La sfida contro il Frosinone
«Le probabilità di arrivare in Champions non le sappiamo, perché sono come le statistiche, che lasciano il tempo che trovano. Diciamo che non dobbiamo fare passi falsi visto che loro verranno a Napoli a giocare con serenità , mentre noi saremo più sotto stress visto che sarà fondamentale».
Il calciomercato
«Non me ne curo mai. Non ho mai chiesto giocatori. Quelli che mi danno li prendo. Se mi chiedono dei consigli, li do. Mi stanno sui coglioni gli allenatori che vogliono entrare in certe decisioni che spettano ad altre figure professionali. Il direttore sportivo ormai ha capito bene la tipologia di giocatori che voglio».
I giocatori cresciuti con Sarri
« Sarebbe riduttivo dire solo un nome. Ce ne sono tanti. Ad esempio Koulibaly è arrivato a livelli straordinari, ma lo steso vale per Jorginho, Allan e Hamsik. Callejon mi sembrava forte già guardandolo dall'esterno, ma da vicino è straordinario. Insigne e Mertens ci hanno dato tanto. Rispetto a quello che ho visto l'anno scorso, forse Koulibaly è quello che ha fatto meglio».