Umanamente lo sfogo è comprensibile, sotto il profilo tecnico invece quel che dice l'agente di Sepe non ha senso logico. La sostanza del suo intervento a Radio CRC è: "Giuntoli doveva dirci prima se Sepe faceva parte o meno del progetto Napoli, e non aspettare il 10 agosto".
E per quale motivo? Dove sta scritto che un club deve confrontarsi con un giocatore al quale paga lo stipendio per decidere le proprie scelte? Sepe ha un accordo, e in caso di cessione è libero anche di rifiutarla. Ma il suo agente non può dare ultimatum e soprattutto non può dire al proprio club entro quanto tempo deve decidere.
Ripetiamo, dal punto di vista umano comprendiamo che Sepe essendo napoletano sognava tutt'altra storia. Ma se il Napoli dopo averlo provato l'ha messo in coda alle gerarchie, non è che il suo agente si può mettere a sbuffare. Al massimo può chiedere la cessione del proprio assistito. «Avevamo chiesto dal primo minuto solo chiarezza a Giuntoli - ha tuonato Giuffredi - ma lui ci ha detto che Luigi si sarebbe giocato il posto con Rafael da secondo, con Sarri che avrebbe monitorato la situazione». Ebbene, i dati di fatto dicono che Sarri al momento ha scelto Rafael. Nessuno può mettersi a fare scenate per questo.