De Laurentiis: «Non mi accontento del secondo posto, ma non lo sminuisco neppure»
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Redazione - 14 ago 2016, 16:57
Il presidente Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica. Ecco alcuni stralci: «Dodici anni fa mi lanciai anima e corpo in questa nuova avventura. Una scelta di vita, ero sul punto di trasferire tutti i miei affari negli Stati Uniti, in quella estate del 2004. Ho dovuto fare una full immersion, dalla C fino alla Champions. Eravamo intorno al cinquecentesimo posto nel ranking. Per me però resta tutto un work in progress: sempre. Chi si ferma è perduto. Sono stati anni molto difficili, ma questo non ci autorizza a buttare la spugna e tantomeno a piangerci addosso».
De Laurentiis, il sindaco e il San Paolo
«Mai avuto problemi con De Magistris. siamo sempre stati collaborativi durante i nostri incontri. I problemi nascono dopo, quando si spegne la luce del sindaco e entrano in gioco altri fattori. Ad esempio, avrei voluto fare a mio spese e in 40 giorni, lavorando anche di notte, gli interventi più urgenti per il San Paolo. Ma la burocrazia ha fermato tutto».
De Laurentiis e il calcio
«Accontentarmi? Mai. Bisogna puntare sempre più in alto, ai traguardi più ambiziosi. Allo stesso tempo, però, guai a dare per scontato o sminuire un secondo posto. Ricordiamoci sempre da dove siamo partiti: in serie C. Il nostro Napoli, a settembre, giocherà la Champions».