L'addio di Higuain finora sul campo è stato indolore. Anzi, paradossalmente s'è visto un Napoli più sicuro di sé, dal momento che è stato costretto a fare i conti senza il Pipita. Secondo Gazzetta, l'addio del centravanti argentino sta spingendo Sarri a tramutare quell'addio devastante in un'opportunità da cogliere. «Senza il Pipita l’area di rigore avversaria è più libera e la squadra partenopea può sfruttare al meglio i tagli di esterni offensivi di valore assoluto quali Callejon, Mertens e Insigne.
Da loro il Napoli si aspetta più reti rispetto al passato. Non solo. Gabbiadini e Milik sono molto abili nell’allargarsi per creare varchi preziosi per i compagni di squadra e hanno piedi delicati per dialogare con loro nello stretto. Il nuovo Napoli non ha più un centravanti da 36 gol ma ha un pacchetto offensivo meno leggibile e, forse, nel suo complesso più pericoloso. L’obiettivo del tecnico è dividere i gol che garantiva Higuain tra gli attaccanti vecchi e nuovi. Non solo, grazie al movimento degli attaccanti, Hamsik può diventare un giocatore importante anche in fase conclusiva. Arrivando da dietro e grazie al tiro che madre natura gli ha dotato può andare facilmente in doppia cifra».