Non introduciamo ne' commentiamo il pezzo uscito oggi su bergamonerazzurra a firma Luca Ronchi.
Lasciamo alla coscienza di ognuno il farsi una propria opinione.
«E anche stavolta, avevo ragione. Qualche mese fa, quando tutti, nessuno escluso, facevano a gara per onorare la morte di Ciro Esposito, facendolo passare per un eroe, io mi ero permesso di scrivere che di eroe, Ciro Esposito non aveva proprio un bel nulla. Uno che si becca dei proiettili nel petto, è un teppista da stadio che è andato a cercare lo scontro con la tifoseria avversaria. Punto. Chiunque di noi, o meglio, qualunque persona dotata di un neurone funzionante, non sarebbe mai sceso dal pullman durante un parapiglia tra tifosi con lancio di oggetti, fumogeni e bombe carta».
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