Sull'edizione odierna di Repubblica, ha parlato il presidente De Laurentiis. Ecco alcuni estratti: «La sfida in Qatar è stato uno spot planetario per il nostro calcio, con 170 tv collegate. Noi e i bianconeri abbiamo dato il massimo e regalato emozioni, che è lecito attendersi anche domenica sera al San Paolo. Ci guarderanno in tutto il mondo».
SFIDA. Il presidente sottolinea che la partita con la Juve «è il derby nazionale: la Juve non è una squadra torinese, ha un tifo trasversale in tutta l'Italia, perfino nella nostra città. Ma Il Napoli è la bandiera del meridione». Anche per lui, però, «è speciale [...] ho battuto per la prima volta la Juve quando eravamo in C1, in un torneo estivo. Poi abbiamo fatto insieme con i bianconeri il percorso dalla B alla serie A. Molte volte hanno vinto loro, ma spesso è capitato anche noi».
SAN PAOLO E PINO. «Il San Paolo potrà riempirsi e sarà anche l'occasione per onorare un grande artista come Pino Daniele. Un peccato giocarla in un impianto non all'altezza. Ci sarà perfino una parte di curva inagibile. Purtroppo il Comune è sempre più assente e io sono preoccupato: per il futuro del calcio a Napoli e di tutta la città. Dieci anni fa il Napoli era un pezzo di carta. Ora è protagonista in campo internazionale. Siamo un'entità nuova, pur avendo conservato per amore e rispetto dei tifosi il nome della società precedente. Ma non siamo nati nel 1926: abbiamo solo dieci anni di vita».
BENITEZ. «Ha tutta la mia stima e il mio appoggio. Spero che Rafa resti con noi. Con la qualità di uomini come lui, cresce meglio tutto il contesto. L'incertezza sul suo futuro non mi preoccupa, però. Mazzarri ci ha lasciati dopo quattro anni e un secondo posto, ma siamo riusciti a sostituirlo con un allenatore esperto e di alto livello. Succederà lo stesso anche con Benitez, nel caso: il Napoli continuerà ad avere una guida dello stesso livello per preparazione e capacità. [...] Benitez è un calmo-sanguigno, sono certo che abbia percepito la grande differenza. Ma nella vita tutto è possibile: non si può escludere che gli arrivi un'offerta irresistibile dal Circolo dei 5. Per questo dico che dovremo essere pronti a ogni evenienza: la vita del Napoli andrà avanti comunque».
CESENA. «La prima mezz'ora mi aveva trasmesso un po' di fastidio e ansia. Poi la nostra qualità ha fatto la differenza. Mi è piaciuta l'intesa tra Hamsik e Higuain e il loro abbraccio. La forza del nostro spogliatoio sta crescendo: tutti per uno e uno per tutti. È così che si vince».
SVOLTA. «La Supercoppa penso lo sia stata, ci stiamo portando dietro la carica di Doha. Il Napoli è in palla e sente molto questo nuovo appuntamento con la Juve. Dovremo fare attenzione, però: le partite di campionato sono diverse. Con i bianconeri sono sempre sfide tiratissime: spesso vincono loro, ma abbiamo vinto anche noi, qualche volta...».
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